“Attualmente abbiamo molte manifestazioni di interesse sia dai paesi arabi che da paesi europei. Per citarne alcune – prosegue Collaku – una riguarda un gruppo del Qatar, mentre un’altra una grande catena alberghiera tedesca molto nota che è nella fase finale delle trattative con il governo per un investimento di 250 milioni di euro per una struttura di quasi 5 mila posti letto vicino Saranda, nel sud dell’Albania”. Questo gruppo, a detta del direttore dell’ente, punterebbe anche a costruire un secondo aeroporto nell’Albania meridionale, oltre a porti turistici per assicurare il massimo sviluppo dell’investimento. Con questa nuova legge il settore turistico è andato ad affiancare quelli energetico, infrastrutturale e agroalimentare tra i settori di interesse prioritario per lo sviluppo economico albanese: “Il governo (del premier Edi Rama) ha spinto moltissimo perché considera quello turistico come un settore traino non solo per la crescita economica ma anche per l’occupazione”, sottolinea Collaku. “Il turismo – prosegue – conta ora per il 20 per cento nel Pil dell’Albania; nell’ultimo anno abbiamo avuto 19,8 per cento di crescita dei flussi rispetto all’anno scorso, mentre per il 2017 prevediamo quasi il doppio dei flussi rispetto al 2016”.
