Quando si parla di Balcani si nomina sempre il “futuro”. Ma chi conosce davvero le nuove generazioni? Intervista a Dafina Peci, esponente dell’Ufficio regionale per la cooperazione giovanile che ha da poco aperto la sua sede a Tirana
Uno degli obiettivi, nei prossimi quattro anni, sarà quello di dare speranza a generazioni che altrimenti cercheranno individualmente l’integrazione in Europa. A dircelo sono i dati sull’emigrazione…
La migrazione è parte della nostra agenda. Avvertiamo senza dubbio la responsabilità di costruire speranza; dopodiché dobbiamo esser coscienti del fatto che ci troviamo tutti quanti all’interno di un tentativo. Stiamo provando a trovare un modo, non è che sappiamo già come fare: direi che stiamo cucinando insieme una ricetta mai tentata. Sono in ballo tanta fatica e tante aspettative, per questo io preferisco sempre la cautela, lavorare a piccoli passi, senza proclami. Dalle euforie e dalle delusioni non nasce mai nulla. Abbiamo bisogno di costanza e serietà, siamo solo all’inizio.
Per leggere tutta l’intervista pubblicata per il sito dell’Osservatorio Balcani e Caucaso, cliccare al seguente link: Chi conosce i giovani dei Balcani?