Energia in Albania: Da Italian Network al Centro Studi “Il Nodo di Gordio”

L’Italia ha, oggi, la possibilità di rivestire un ruolo sempre più strategico in questo campo, non limitandosi ad importare quanto necessario per la sopravvivenza del suo sistema industriale, ma divenendo un hub che connette l’Europa con i paesi produttori ed esportatori di gas e petrolio del Mediterraneo e del limitrofo Caucaso. Un centro nevralgico capace da un lato di garantire all’intera Europa occidentale fonti di approvvigionamento alternative a quelle oggi esistenti – necessità quanto mai vitale a fronte delle tensioni che inquietano l’attuale quadro geopolitico – dall’altro di saldare i rapporti con i paesi produttori, esercitando una crescente influenza culturale e politica volta a depotenziare i molti focolai di crisi. Questo, per altro, nell’anno in cui Roma ha assunto la presidenza dell’Osce, e viene chiamata ad un ruolo di primo piano nella politica europea e mediterranea. Di tale gioco internazionale si è discusso in un convegno organizzato dal think tank “Il Nodo di Gordio” martedì 20 febbraio (alle ore 14,30) presso lo “Spazio Europa”, la sede della rappresentanza del Parlamento europeo e della Commissione europea a Roma. Un’analisi a più voci cui contribuiranno tecnici come Michele Elia (Country Manager Tap), Stefano Saglia (Terna Spa), Emilio Fortunato Campana del Cnr, studiosi come il contrammiraglio Michele Cosentino e il professor Antonello Folco Biagini presidente della Fondazione Sapienza, giornalisti come Mario Sechi, direttore di “World Energy”, Thierry Vissol di Spazio Europa e Franco Adriano di “Milano Finanza”. Ai lavori hanno parteciato anche la società italo albanese Italian Network e il portale di informazione geopolitica ed economica Albania Investimenti. Inoltre, sull’ultimo numero della Rivista de “Il Nodo di Gordio” dedicata all’energia possiamo leggere, tra gli altri, un saggio dell’analista Domenico Letizia, social media manager di Albania Invetimenti e Responsabile alla Comunicazione di Italian Network.  Uno degli obiettivi principali del Governo albanese è lo sviluppo e l’ammodernamento del settore energetico, il quale ancora oggi si regge in parte sugli investimenti fatti dal regime comunista. Ultimamente, il settore dell’energia è stato caratterizzato da grandi cambiamenti, in primis la ristrutturazione dell’Ente Nazionale produttore di energia attraverso il suo frazionamento in alcune società nei settori della produzione, trasmissione e distribuzione. Grazie all’apertura del mercato delle concessioni per la realizzazione di nuovi impianti e la riabilitazione di quelli esistenti nonchè alla nuova politica di apertura totale nei confronti di progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, negli ultimi anni vi è stato un interesse crescente da parte degli investitori stranieri per l’Albania.

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