Albania: crescita dell’interscambio commerciale nel mese di ottobre

L’interscambio commerciale su base annua dell’Albania ha registrato una crescita nel mese di ottobre 2016. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto albanese delle statistiche, Instat, il volume commerciale è ammontato a circa 72 miliardi di lek, (529 milioni di euro), circa 19 milioni di euro in più rispetto al mese di ottobre del 2015. Anche rispetto al settembre 2016, si è verificato un incremento, pari a circa 21,5 milioni di euro in più. Ad incidere sull’andamento positivo dell’interscambio è stata la crescita del volume delle esportazioni, mentre le importazioni hanno subito una leggera contrazione. Di conseguenza, il disavanzo commerciale ha registrato un calo su base annua, scendendo a 28 miliardi di lek (206,5 milioni di euro) ossia del 6,5 per cento in meno rispetto all’ottobre 2015. Mentre rispetto al precedente mese di settembre 2016, si è registrato invece un aumento del disavanzo di 2,1 punti percentuali.

Le esportazioni albanesi nell’ottobre 2016 sono ammontate a 22 miliardi di lek (circa 161,2 milioni di euro), pari al 7,2 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e al 5,2 per cento in più, rispetto al settembre 2016. Secondo l’Instat, la crescita sarebbe dovuta al positivo andamento del settore manifatturiero. Infatti il gruppo “Tessili e calzature” ha contribuito con 5,3 punti percentuali, seguito dal gruppo “Alimentari, tabacco e bevande”, con 3,9 punti percentuali e dal gruppo “Macchinari, attrezzature e pezzi di ricambi” con 1,7 punti percentuali. Negativo invece il contributo del gruppo “Minerali, combustibili ed energia elettrica”, meno 5,4 punti percentuali e del gruppo “Prodotti di legna e carta”, meno 0,6 punti percentuali.

Le importazioni a ottobre sono ammontate a 50 miliardi di lek (367,7 milioni di euro), in leggera contrazione di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2015, ma in crescita del 3,4 per cento rispetto al precedente mese di settembre 2016. Ad incidere sul calo annuo degli acquisti all’estero, secondo i dati dell’Instat, è stato il gruppo “Macchinari, attrezzature e pezzi di ricambi”, i cui acquisti all’estero hanno contribuito con meno 2,2 punti percentuali, seguito da “Materiali edili e metalli”, meno 1,5 punti percentuali, e dal gruppo “Alimentari, tabacco e bevande”, meno 0,6 punti percentuali. Positivo invece il contributo del gruppo “Tessili e calzature”, più 2,3 punti percentuali, “Prodotti di legna e carta”, più 0,4 punti percentuali e “Prodotti chimici e di plastica”, più 0,3 punti percentuali

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